Fin dagli inizi, gli esseri umani si riunirono in gruppi, che molto spesso entravano in conflitto fra loro o per questioni di sopravvivenza (per esempioper delimitare e difendere i rispettivi territori di caccia)o per motivi di potere(per esempio per stabilire chi dovesse comandare su un certo territorio). All’interno del gruppo (la famiglia, il clan, la tribù) nessuno poteva dirsi totalmente libero: la vita insieme, i problemi e le necessità comuniimponevano a ogni membro del gruppo il rispetto di precise regole di comportamento. Man mano che da piccoli gruppi autosufficentisi venne passando a organizzazionipiù popolose e distribuite su territori più vasti, come gli Stati moderni, queste regole, dapprima elementari, si fecero sempre più complesse. Oggi le norme sono molto più numerose che in qualunque altra epocae sono di “qualità” molto diversa. Esse stabiliscono ciò che si deve fare e ciò che non si deve fare all’interno della società di cui si fa parte; ma indicano anche ciò che si può fare e ciò che si deve esigere come singoli individui, come gruppi e come collettività. Conoscere queste norme è indispensabile per scoprire quale comportamentola comunità si aspetta da noi; ma è indispensabile anche per scoprire di che tipo è la nostra libertà, quanto è ampia e come possiamo usarla per rendere sempre più soddisfacente la vita nostra e quella di tutti i componenti del nostro gruppo: i familiari, i concittadini, gli esseri umani, gli esseri viventi.