Obbligo green-pass, disobbedire diventa necessario. Micu3000 e lo Studio Claudio Greggio creano una speciale struttura di difesa contro le sanzioni.

I decreri legge sempre più stringenti del governo, impongono con il ricatto chiamato green-pass, alla vaccinazione, a spada tratta i nostri politici hanno dichiarato guerra a chi decide di non vaccinarsi con il “siero miracoloso”, che poi si scopre miracoloso non esserlo, in quanto è dimostrato che i vaccinati contagiano e possono contagiarsi come un non vaccinato.

Ma allora a cosa serve il green-pass?

Il green-pass, non è altro che il ricatto con cui il governo ci sta obbligando alla vaccinazione con un siero sperimentale con formulazione mRNA e di cui la comunità scientifica, il CTS e le case farmaceutiche, non ne conoscono gli effetti a breve, medio e lungo termine sull’essere umano.

Le morti improvvise, correlazione con il vaccino o soltanto doveva capitare?

Si registrano infatti ogni giorno nuovi casi di reazioni avverse anche gravi o peggio decessi improvvisi, che nell’ultimo anno sono aumentati, secondo l’Istat infatti nei primi otto mesi di quest’anno in Italia ci sono stati quasi 472 mila morti sospette in più rispetto alla media degli anni precedenti alla pandemia.

In ogni mese del 2021 si è registrato un eccesso di mortalità: il numero più alto si è toccato a marzo, con circa 9.300 morti in eccesso, mentre il punto più basso nei mesi di luglio e agosto, con numeri solo leggermente più alti della media degli anni precedenti.

Dire quindi che il vaccino non sia sicuro, non possiamo, certo che qualche domanda tutti dovremmo porcela in relazione soprattutto al numero esponenziale di morti definite sospette a cui la censura giornalistica definisce come non correlata alla vaccinazione, o peggio, non riporta proprio la notizia.

Green-Pass, disobbedire diventa necessario

Con i nuovi decreti legge 172/2021 prima e il n. 1/2022 il governo Draghi ha imposto una sorta di lockdown per i non vaccinati, che con solo il solo green-pass definito base, ossia quello da tampone, possono solo recarsi al lavoro e nulla più, invece con l’istituzione del super green-pass ossia quello ottenuto a seguito della vaccinazione o della guarigione da covid, è possibile fare tutto, bar, ristorante, cinema, ecc.

Addirittura con il D.L. 1/2022 è stato esteso il green-pass anche per i servizi alla persona, quindi parrucchieri, barbieri ecc.

Ma se abbiamo detto che il vaccino non crea una risposta immunitaria, allora a cosa serve il green-pass?

Questa è la domanda che tutti ci facciamo, è risaputo che il vaccino non crea una risposta immunitaria contro il virus, bensì crea una risposta di tipo genetico, infatti mRNA rappresenta un gene che con il siero andiamo a modificare, ma in questa parte tecnica, la risposta di un medico serio potrebbe essere sicuramente più precisa ed esaustiva.

Cosa succede se non ho il green-pass o Super Green-Pass?

Con il nuovo Decreto Legge 172/2021 il governo Draghi ha, come dicevamo, imposto una sorta di lockdown per i non vaccinati e per chi non possiede il certificato verde e diversamente dallo scorso decreto ha dato potere alle forze dell’ordine, Polizia e Carabinieri, di controllare e sanzionare i così detti evasori o disobbedieti, coloro quindi che verranno fermati al bar, al ristorante, al cinema, al teatro o in altri lughi dove sia prevista la certificazione verde.

Polizia, Carabinieri, Polizia locale, ecc organi quindi deputati alla pubblica sicurezza, effettuano a campione, negli autobus o nei locali pubblici, bar e ristoranti, il controllo del gren-pass e chi verrà sorpreso senza la certificazione verde sarà sanzionato. Le sanzioni previste variano da 400 a mille euro.

Cosa succede se prendo una sanzione per mancanza del Green-Pass?

Quelli messi in atto dal governo Draghi, sono decreti legge che al contrario dei DPCM del governo Conte, se promulgati possono diventare legge ed a quel punto applicabili anche dai giudici. Visto lo stasto in cui ci troviamo però, e visto che ormai abbiamo compreso la discriminazione che porta il green-pass, data la contagiosità e il rischio di contagio che ugualmente le persone vaccinate corrono, sembra doverso spendere due parole dire che siamo difronte ad una ormai conclamata dittatura.

Il prendere una sanzione per mancanza del Green-Pass è sinonimo che intendiamo lottare per riacquistare quei diritti che la dittatura imposta dal governo Draghi ci ha obbligato. Micu3000 ha quindi studiato forme di contestazione da presentare in primo luogo al prefetto e successivamente al giudice. Dobbiamo tutti disobbedire a questa dittatura se vogliamo finisca. Tante persone obbidiscono cecamente alle regole imposte dal governo con las speranza che tutto ciò finisca, ma è esattamente il contrario, proprio perchè si obbedisce che questa forma dittatoriale non finirà mai.

Se faccio ricorso, quante probabilità ho di vittoria e quindi che la multa mi venga tolta?

Il ricorso al prefetto sarà comunque lungo e le possibilità che la multa venga cancellata sono poche, per dire nulle. Il ricorso al giudice, con una buona base di argomenti e un buon memoriale, ci dà quanche speranza in più, per avere questa speranza in più dobbiamo seguire l’iter completo, ossia prima il ricorso al prefetto e successivamente in base alla risposta di questo, avviare istanza al giudice. L’importanza di seguire questa procedura è presto detta, molte volte i prefetti usano prestampati che utilizzano per negare l’accoglimento del ricorso, e questo è un punto a nostro favore.

Cosa può fare Micu3000?

Come dicevamo, Micu3000 ha studiato diverse forme di aiuto agli utenti che vogliono disobbedire a questi insani regolamenti e che quindi sono soggetti alla sanzione da parte delle Forze dell’ordine. Gli utenti che lo desiderano oppure necessitano di supporto professionale in relazione a questa tematica, possono contattare gli uffici oppure scriverci usando l’apposito form alla sezione “segnalazioni”. Abbiamo preparato dei modelli di ricorso al prefetto ed al giudice, diffide per gli istituti scolastici ecc. documenti tutti, che potrebbero esservi utili per non presentare il green-pass o per fare ricorso alla sanzione.

trovi la possibilità di scaricare i documenti dal sito dell’Associazione Micu3000. Clicca sul pulsante in basso per essere collegato al sito dell’associazione per scaricare o richiedere i documenti. Se hai bisogno di ulteriori informazioni o di supporto, vai alla sezione “Contatti” per richiedere l’intervento dello studio.

Madre e nonno di una bimba di otto anni presi a botte, feriti e minacciati con la pistola dalle forze dell’ordine. Claudio Greggio: “Azione inammissibile che va condannata, licenziamento con demerito e carcere per questi operatori”.

Ancora una volta per eseguire un provvedimento di allontanamento di una bambina dalla sua casa di Macerata, gli assistenti sociali si sono presentati accompagnati da numerosi operatori delle forze dell’ordine, che non si sono limitati a prestare un’azione di supporto, com’erano chiamati a fare, bensì hanno commesso violenze sproporzionate arrivando a minacciare con la pistola la mamma e il nonno della bambina.

Una violenza inaudita e comprovata, che rischia però di non avere alcun colpevole, infatti il Giudice per le Indagini Preliminari ha proposto l’archiviazione del caso, perché i responsabili sarebbero ignoti.

Si pensi che per entrare hanno sfondato la porta, picchiato la madre dalla quale la piccola non voleva staccarsi, minacciato e con la pistola ferito alla mano il nonno. Una violenza inaudita che va condannata sopra ogni cosa, purtroppo lo stato italiano ha dotato i servizi sociali di troppo potere, questi operatori, privi di una formazione formazione specifica, possono usufruire delle forze dell’odiene a loro piacimento, scrivono e richiedono al tribunale qualsiasi atto a loro insindacabile giudizio e senza alcun controllo.

Il Tribunale per i Minorenni di Ancona aveva stabilito e non sappiamo per quale reale motivo, che la bambina, di soli otto anni, doveva essere allontanata dalla mamma e accompagnata in un casa famiglia protetta. Alla porta di casa quel giorno, si sono presentate più di 20 persone, nemmeno fosse un pericoloso criminale. Sfondata la porta e con le armi minacciato mamma e nonno provocando loro delle lesioni.

Un vero blitz, che ha sicuramente terrorizzato la bambina, che infatti urlava e piangeva disperata e il giudice decide per l’archiviazione. Questa la chiamano tutela dei bambini, ma in realtà sono un vero e proprio scippo che lede al dirito del bambino alla famiglia. Com’è possibile che il Tribunale per i Minorenni permetta che l’esecuzione di un suo provvedimento avvenga con tanta, spropositata violenza? è una domanda che ci facciamo tutti, ma purtroppo è ancora priva di una risposta.

Claudio Greggio presidente dell’Associazione Una Vita Sottile chiede chiarezza e commenta: “Azione inammissibile che va condannata, chiedo che gli operatori coinvolti in questa vicenda, siano immediatamete condannati al carcere e licenziati con demerito, a partire dal giudice che ha permesso questo abominio in quanto non è degno della toga che indossa”.

Solidarietà alla bimba e alla sua famiglia, l’avvocato Miraglia, che sta seguendo la vicenda, faccia il possibile per riportare a casa questa bambina.

Voleva essere, la star di TikTok. Antonella è morta dopo una prova estrema sui social. Claudio Greggio: “Via il cellulare e i social ai bambini, l’innovazione digitale in Italia è allo stato brado”.

L’autopsia disposta dalla procura che sta indagando al momento aprendo un fascicolo contro ignoti, ha confermato che la piccola Antonella Sicomero, la bambina di 10 anni di Palermo deceduta giovedì all’ospedale dei Bambini dove era arrivata in condizioni gravissime, è morta per asfissia.

L’ipotesi è che la piccola si sia stretta una cintura al collo mentre partecipava a una sfida sul social TikTok. “Ho il timore che qualcuno l’abbia contattata in privato e convinta a fare quella sfida” commenta il padre in una intervista.

Diverse sono le ipotesi sono al vaglio degli inquirenti. Di sicuro c’è che la piccola aveva una passione per i social. Non solo Tik Tok, ma anche Facebook e Instagram. E sugli stessi social aveva attivato più profili.

Una sfida estrema alla quale la piccola Antonella avrebbe tentato di partecipare stringendosi la cintura del padre al collo. Si stava filmando, oppure era costretta da qualcuno per una prova di coraggio? Il Garante Privacy intanto ha disposto il blocco di TokTok per chi non ha confermato l’età, ugualmente però il social è attivo e funzionante.

Claudio Greggio presidente dell’associazione Una Vita Sottile, commenta a freddo la vicenda e si scaglia contro le istituzioni: “L’innovazione digitale in Italia è allo stato brado, si costringono anziani ad attivare identità digitali o ad usare piattaforme internet per collegarsi con la pubblica amministrazione, vedi il conciliaweb promosso dall’AGCOM che da circa due anni costringe all’uso del computer anche le persone anziane che dovessero avere problemi con la compagnia telefonica e che dal primo febbraio potranno attivarsi solo con lo SPID”.

E continua: “poi abbiamo i giovani che già a 10 anni usano computer, cellulari e social network come stessero mangiando una pagnotta, due estremi il cui mondo completamente diverso, non conosce limitazione e il nostro governo in modo selvatico, impone la tecnologia senza regolare”.

Siamo davanti ad un paradosso, anziani costretti alla tecnologia senza averla mai capita e usata, e giovani a cui la tecnologia viene fornita già in tenerissima età. Un bivio a cui le istituzioni non intendono mettere moderazione.

Famiglia autopoietica

Con tale terminologia si indica una famiglia che si dà regole di vita autonome,senza confrontarsi con la società che, talvolta, avverte come estranea se non addirittura nemica. Il termine autopoiesi è stato coniato nel 1980 e nasce dalla necessità di dare una definizione di sistema vivente che fosse scollegata da specifiche caratteristiche funzionali, come la mobilità e la capacità di riprodursi.